mercoledì 29 dicembre 2010

Viaggiare on the road in Australia

Viaggiare on the road in Australia è davvero semplice: essendo così grande, l'Australia è attrezzatissima per i lunghi viaggi! Prima di tutto, se siete in due o tre, non è necessario comprare un van se il vostro budget è limitato; una station wagon sarà sufficiente, basterà non riempirla troppo di valigie per avere abbastanza spazio per abbattere i sedili e dormire dietro.
Io ho una ford falcon futura che ho pagato 1750 $ con registrazione di 6 mesi, molti privati vendono auto senza registrazione a pochissimo, ma alla fine le spese per il road worthy certificate e per la registrazione sarebbero probabilmente molto alte quindi consiglio di spendere un po' di più per un'auto già registrata.
Per quanto riguarda la patente, se avete quella italiana basterà andare al Queensland Transport e richiedere la patente dello stato in cui vi trovate, non dovrete fare test nè altro, basterà pagare per uno o più anni (circa 40$ per due anni).
Se siete più di due, basterà comprare una tenda: io ne ho comprata una per due persone a 12 $! (Poi ho scoperto che era senza chiodi e li ho dovuti comprare a parte..ma questi sono dettagli).
Una volta in viaggio, lungo l'autostrada troverete moltissime rest area: sono aree apposta per riposare, alcune offrono caffè e tè gratis, biscottini compresi; quasi tutte sono fornite di bagni (non tutti aperti 24 ore ma sicuramente aperti alle prime ore del mattino), e potrete montare la vostra tenda in mezzo al verde o dormire in macchina.
Certo non sempre potrete farvi una doccia, ma consultando la mappa dei bagni pubblici su internet (cercate public toilets + il nome del luogo in cui vi trovate) con un po' di fortuna potrete trovare anche le docce, e in qualche autogrill (davvero rari qui) hanno doccia e lavanderia!
Se avete un portatile o se volete poter caricare cellulari e altre cose in auto, comprate l'invertitore di corrente da attaccare all'accendi sigari, si trovano dai 60 $ in su e i più economici li vendono da Super Cheap Auto.
Per internet potete comprare una chiavetta, secondo me la più conveniente è quella della virgin, e poi potrete scegliere se ricaricarla ogni volta che volete o se fare un contratto e pagare ogni mese a seconda dei G che volete utilizzare (io pago 59 $ al mese per 12 G).
Se la vostra macchina non ha il lettore cd, comprate la cassetta apposta a cui potete collegare il vostro ipod (circa 10-15$).
Certo se volete maggiori comodità potrete sempre dormire negli ostelli o nei caravan park, ma penso sia meglio risparmiare e spendere i soldi in modi migliori, come farsi il capodanno a Bondi Beach con David Guetta :)

Se siete da soli e cercate compagni di viaggio, guardate su www.gumtree.com.au e potrete trovare qualcuno che vi dia un passaggio da una città all'altra, oppure contattate me e il mio ragazzo, saremmo felici di fare un viaggio in compagnia, sempre se saremo ancora in Australia.....

sabato 25 dicembre 2010

Partenza per Sydney

Ci siamo: dopo un mese passato a Bundaberg a lavorare, con un po' di soldi da parte e dopo aver trascorso il mio secondo Natale lontana da "casa", domani parto per Sydney! Non so ancora dove starò, dato che tutti gli ostelli e caravan park sono già prenotati (potevo svegliarmi un po' prima sapendo che si avvicina capodanno!) però so più o meno quali saranno le tappe del viaggio:
Surfers Paradise, Byron Bay, Nimbin, Coffs Harbour e Port Macquarie.
Spero solo che ci sia il sole perchè piove da ieri notte ed è tutto allagato!
Nel frattempo, come al solito, sto già pensando a dove andrò a settembre dell'anno prossimo, quando mi scadrà la Working Holiday Visa.
Sto progettando un viaggio in Asia con la compagnia aerea Air Asia; riuscirei a vedere Bali, Singapore, New Delhi, Bangkok, Hong Kong e Kuala Lumpur spendendo circa 600 € di voli, poi dovrò decidere se da Hong Kong andare in Giappone e da lì in America a trovare mia sorella, che partirà in agosto per fare un anno di scuola all'estero, oppure prendere un volo da Kuala Lumpur a Parigi, che costa circa 200€!
Quindi ora, dopo aver trascorso il capodanno a Bondi Beach con David Guetta, voglio rimettermi a lavorare e risparmiare il più possibile in questi mesi.
A volte mi dicono che non so stare tranquilla, che non riesco a vivere pensando solo al presente ma.. cosa posso farci? Ci sono così tante cose da vedere al mondo, c`è tutto da scoprire e la vita non è poi così lunga ed è così imprevedibile..
Ora mi aspetta un bel risotto in bianco fatto dal mio ragazzo per riprendermi dalla cena di Natale! A presto!

venerdì 10 dicembre 2010

Lavorare a Bundaberg

Bundaberg è una piccola cittadina, non c'è molto da fare a parte lavorare, per cui è un ottimo posto per mettere da parte qualche soldo prima di rimettersi in viaggio! L'unica cosa negativa è che la gente è un po' strana.. Qui non si incontrano i classici australiani solari, aperti e disponibili, almeno non nei campi!
Al contrario, nel capanno in cui sto lavorando ora, dove si impacchettano i pomodori e altri frutti, i lavoratori locali non ti guardano nemmeno in faccia, non ti salutano, non ti rivolgono la parola, e se devono evidenziare un tuo errore ti urlano contro! Durante le pause i locali e gli stranieri stanno completamente divisi, e perfino le entrate sono diverse per i due gruppi.
Tutto questo mi sembra davvero molto triste e brutto.
Capisco che vedranno lavorare sempre gente diversa, che cambia ogni giorno o settimana, e che dovranno insegnare ogni volta le stesse cose e veder commettere gli stessi errori, ma questo non giustifica il loro orribile comportamento! Spero solo che non siano cosi in tutte le farm.. Per fortuna ho sentito dire che in altri posti di lavoro le cose vanno meglio.
Comunque il consiglio è di non farsi prendere dal nervoso e di non demoralizzarsi, è solo un lavoro temporaneo e mentre loro fanno quel lavoro per vivere e magari per tutta la vita, voi lo farete solo per qualche settimana e poi ve ne andrete!!

venerdì 26 novembre 2010

Fruit Picking in Australia

Molti backpackers, per guadagnare un po' di soldi mentre viaggiano per l'Australia, decidono di andare nei pesini di campagna per fare fruit picking, la raccolta della frutta (o della verdura).
Abbiamo deciso di provare anche noi qui a Bundaberg. Siamo andati in un Working Hostel, uno dei numerosi ostelli che ti offrono alloggio e lavoro. Sono molto cari e in questo avremmo dovuto pagare 195$ a testa a settimana! I proprietari se ne approfittano perchè sanno che i ragazzi che viaggiano e hanno bisogno di soldi immediati sono disposti a pagare questi prezzi.
Naturalmente abbiamo provato a cercare contatti diretti per lavorare, soprattutto è molto utile guardare gli annunci su www.gumtree.com.au nel settore farming, ma qui a Bundaberg non siamo riusciti a trovare niente.
Abbiamo dormito in macchina per 3 notti, in attesa di trovare qualcosa, e per fortuna al Driver&Working Hostel il proprietario, dato che l'ostello era pieno, ci ha affittato una catapecchia in campagna a 150$ a settimana in totale.
Pagando meno di affitto però, non avremmo avuto la precedenza sui lavori.
Infatti io ho iniziato con la raccolta dei pomodori: 1,80$ a secchio riempito.. Sveglia alle 4 di mattina (trauma), inizio alle 5 e in cinque ore di fatica sono riuscita a raccogliere solo 20 secchi, e quindi a guadagnare la miseria di 36$!
Comunque ho tenuto duro, e già il secondo giorno, dopo la raccolta, mi ha mandata a lavorare in fabbrica a inscatolare le casse di pomodori! Sempre faticoso ma almeno la paga è buona e oraria!
E cos¡ ieri mi sono fatta 14 ore in fabbrica... oggi ho un giorno libero e sono tutta dolorante!
Ale ha iniziato anche lui lavorando due giorni in fabbrica, sollevando casse di meloni. Poi però il proprietario dell'ostello l'ha mandato a raccogliere i fichi, 8 ore al giorno e paga oraria, meno faticoso e decisamente meglio!
Un consiglio che darei è di cercare il lavoro prima di arrivare in un posto. Guardate su gumtree.com.au, rispondete agli annunci e se vi prendono andate sicuri! Però avere la macchina è decisamente un vantaggio, in molti posti la richiedono.

martedì 23 novembre 2010

Australia, la nuova avventura..

A settembre 2010 siamo partiti per l'Australia, il mio sogno da tanto tempo.

La cosa che volevo di più era comprare una macchina e vedere il più possibile.
Siamo atterrati a Melbourne, bella ma decisamente troppo fredda per noi che avevamo preso su solo vestiti estivi! Poi abbiamo visto Brisbane, più calda ma un po' troppo piccola per noi, e poi niente mare vicino! Poi, parlando con ragazzi conosciuti in ostello, abbiamo sentito per la prima volta il nome "Surfers Paradise": mare, sole, surf, divertimento.
Si, è una città carina, c'è il sole, si fa surf (ho provato una volta ma non fa per me), ci sono parecchie discoteche ma..non è l'avventura che volevo! E soprattutto, a parte nei periodi come Natale e altri eventi, è davvero difficile trovare lavoro!
In più abbiamo avuto problemi con la casa: dato che avevamo in programma di rimanere li per qualche mese e lavorare, abbiamo firmato un contratto di affitto fino a marzo ed è stato davvero impossibile uscirne, dato che lo stronzo dell'agente immobiliare ci ha messi uno studio impossibile da riaffittare, dopo averci assicurato che dopo qualche giorno ci avrebbe spostati in uno migliore. Infatti il modo più semplice per uscire dal contratto era trovare qualcuno che venisse a vivere al nostro posto ma, dato che lo studio aveva alcuni danni che l'agente non ci ha mai voluto riparare, non siamo riusciti a trovare nessuno.
Abbiamo deciso di andarcene comunque(l'agente si è tenuto 900$ di caparra) abbiamo comprato una macchina con gli ultimi soldi che avevamo e siamo partiti: Byron Bay, Noosa, e ora Bundaberg, tutto dormendo in macchina! Venendo in qua abbiamo finalmente visto i canguri, e abbiamo trovato dei parchi con docce, bagni, barbecue.. quindi abbiamo vissuto come in un campeggio senza pagare assolutamente niente!
Ora l'obiettivo è lavorare, fare la raccolta della frutta, e spostarci in base a dove troviamo il lavoro. Naturalmente abbiamo avuto altri problemi: il lavoro si è bloccato perchè ha piovuto per 3 o 4 giorni di seguito..ma se tutto va bene in questi giorni lavoreremo! Ale ha iniziato oggi con sole 15 ore di lavoro!!!


A quanto pare la raccolta della frutta è parecchio dura, ma devo cercare di resistere pensando all'avventura che mi aspetta!

lunedì 22 novembre 2010

Periodo in Italia 2

E per la seconda volta tornavo a Parma..
Questa volta, però, la vedevo con occhi diversi. La riconoscevo come mia città.
Ero contenta di rivedere le mie amiche, ed essendo estate sapevo che ci saremmo divertite: aperitivi, cene, discoteca..e tutto con anche la mia sorellina, ormai cresciuta! D'altra parte, però, dovevo stare lontana da Ale e dal mio Gattolito, tutti e due a Piacenza, e dopo un anno e mezzo era davvero strano..

Gran Canaria, 1 anno e mezzo

Dopo la decisione di partire insieme, ricominciano le ricerche su internet, i progetti e le prenotazioni. Decidiamo di andare alle Canarie: c'è sempre caldo, c'è il mare, il clima viene descritto come uno dei migliori del mondo, si parla spagnolo...perfetto per noi!
Cosi, a febbraio 2009 partiamo per Las Palmas di Gran Canaria.
Presto le nostre aspettative rimangono deluse: la città non è molto bella,il clima non è affatto quello che ci aspettavamo(piove spesso e c'è freddino) e quando diciamo alla gente che stiamo cercando lavoro quasi ci ridono in faccia! "Suerte" ci dicono, perchè c'è la crisi, e un sacco di gente del posto è rimasta senza lavoro. Noi non siamo partiti con molti soldi, e iniziamo a preoccuparci..
Poi qualcuno ci consiglia di andare al Sud, a Maspalomas, dov'è concentrato il turismo. Un giorno andiamo a vederla in pullman e, in confronto a Las Palmas, ci sembra un'oasi! C'è il sole, c'è caldo, ci sono tanti ristoranti e negozi in cui cercare lavoro.. cos¡ decidiamo di trasferirci li, e in un giorno troviamo casa al Vista Dorada, un complesso di bungalow con piscina, e Ale trova lavoro al Grand'Italia, ristorante italiano di proprietà di un libanese (?).
Inizialmente io non riesco a trovare lavoro, e passo intere giornate da sola a pensare..ma poi ecco che a marzo, dopo aver inviato un curriculum, mi chiamano in un ristorantino con vista mare di nome "La Cala".
Quel posto mi piace subito, e i proprietari sono due gemelli di Mallorca, simpatici ed amichevoli. Il ristorante ha aperto da poco e non è conosciuto, quindi all'inizio il mio compito è quello di andare in giro sul lungo mare e lasciare i volantini pubblicitari alle persone che incontro. La cosa non va molto bene però, e io non sono adatta per le pubbliche relazioni. Cosi dopo un po' mi tengono come cameriera part time. Non guadagno molto ma è sempre meglio di niente, soprattutto perchè nel frattempo Ale lavora moltissmo al Grand'Italia!
La nostra vita piano piano si appiattisce, diventa una routine, e non possiamo uscire da questa routine finchè non mettiamo da parte abbastanza soldi per andarcene! Non è una vita cosi brutta però: gli affitti e i prezzi in generale sono bassi, nel tempo libero ci rilassiamo, andiamo in piscina, prendiamo il sole.. Dopo un po' decidiamo di noleggiare la macchina, cosi esploriamo tutta l'isola. Conosciamo qualche ristorantino carino, proviamo la cucina locale, i vini.. Conosciamo anche gente simpatica, ragazzi italiani che vivono li da qualche tempo. Piano piano anche il nostro rapporto entra nella routine..
Un giorno, però, troviamo un gattino nel complesso in cui viviamo, e diventa il nostro figlioletto :) Mi fa compagnia quando Ale è al lavoro e io non devo lavorare perchè il ristorante non funziona molto.
Ormai è passato un anno, e capiamo che dobbiamo fare qualcosa, che dobbiamo cercare di andarcene, e finalmente il capo di Ale gli chiede se sono disponibile per lavorare in gelateria!
Avevo già pensato di provarci, e mi avevano avvertita che era un lavoro duro, ma dovevo farlo! Cosi per sei mesi ho lavorato li, 9 ore al giorno con ritmi abbastanza frenetici, 3 o 4 vaschette di gelato da portare su x due piani di scale (il congelatore era sotto la cucina!!), organizzazione pessima, stress, il capo che non ti lasciava rilassare un attimo.. le giornate erano ancora peggio di prima, e cosi anche il rapporto tra di noi. Non avevamo più tempo per parlare, per stare insieme rilassati, ma dovevamo continuare cosi per i soldi (ahimè quanto sono importanti i soldi in questa società).

A fine luglio mi scade il contratto, mia sorella viene a trovarmi, anche Ale smette di lavorare e cosi ci concediamo una piccola vacanza. Eh si..avere i soldi e vivere alle Canarie è proprio bello! Barbecue, mare, abbronzatura...Un giorno mi piacerebbe aprire una piccola gelateria in un posto del genere!
Comunque eravamo finalmente pronti per il prossimo viaggio, con la promessa di partire per un'avventura completamente diversa!




Il periodo in Italia

Tornata a Parma, inizialmente sono abbastanza contenta perchè rivedo i miei amici, mia sorella, e le persone a cui tengo di più. La felicità però dura poco...
Prima di tutto devo trovare un lavoro. A Londra avevo spento il mio cervello ed ero andata in rosso nel conto in banca. Cosi inizio a lavorare per un'agenzia di lavoro per studenti. Mi trovo bene li, conosco il mio capo e il lavoro non è male, ma dentro di me il desiderio di viaggiare non si è affatto spento...anzi.
Continua a non piacermi la vita a Parma, in più le cose a casa non vanno molto bene. Ho bisogno di parlare con qualcuno che mi capisca, che sappia cosa vuol dire avere il desiderio continuo di evadere. Mi viene in mente Ale, il ragazzo conosciuto a Londra!Ho perso i contatti con lui, ma so che è di Piacenza, non siamo molto lontani...

Naturalmente lo cerco su facebook, ma non mi ricordo il cognome cosi devo guardare ogni Alessandro che dalla foto gli possa assomigliare. Poi provo a inserire Londra come criterio di ricerca e.. lo trovo!
Cosi una sera viene a Parma e andiamo a bere qualcosa all'Highlander. E' bello ritrovare qualcuno che ha fatto parte mio viaggio.
Da quel momento iniziamo a vederci sempre più spesso, mi porta di frequente a cena fuori e mi fa scoprire una passione per il vino rosso (a Londra lui faceva il sommelier!). Un weekend mi porta in montagna, un altro con la promessa di arrivare in macchina  a Parigi, ci fermiamo invece in un paesino in Francia di nome Albertiville..
Con il tempo ricominciamo a parlare di viaggiare: gli dico che vorrei ripartire e andare in un posto caldo, e lui vuole venire insieme a me...

Londra - 6 mesi di puro divertimento

Inizialmente sarei voluta andare in Spagna. Volevo un clima mite, odio il freddo e sognavo di andare in un posto caldo. Provavo a convincere le mie amiche a partire con me, ma nessuna voleva abbandonare il lavoro o lo studio cosi, su due piedi. Ognuna aveva intrapreso un percorso e voleva continuarlo.
Io, invece, non ero ancora certa di quale fosse il mio percorso.
Lavoro? Con il mio diploma di ragioneria potevo fare l'impiegata in qualche ditta, e ci avevo anche provato ma..che noia! Chiusa in un ufficio otto ore a fare sempre le stesse cose!! Vedere il sole fuori dalla finestra e non avere la possibilità di godermi la giornata mi faceva impazzire.
Studio? Avevo provato a studiare lingue, dato che mi hanno sempre interessata, ma tutta quella letteratura...non faceva per me. Quello che volevo fare era imparare le lingue parlandole! E' cosi incomprensibile?

Un giorno una mia amica, Laura, mi chiama e mi dice che ha una notizia da darmi. In quel periodo uscivamo spesso insieme io e lei, e ci divertivamo parecchio. Ci sediamo al S. Biagio e mentre beviamo qualcosa mi annuncia che ha deciso di partire insieme a me, ma che vorrebbe andare a Londra per 6 mesi per imparare l'inglese! Io non sto nella pelle, felicissima di poter partire finalmente con un'amica!
Da quel giorno iniziano i preparativi, le ricerche su internet, le prenotazioni..e finalmente a gennaio 2008 arriviamo a Londra! Stiamo in un ostello a Willesden Green, non è il massimo ma ci adattiamo. Iniziamo ad uscire, scoprire posti, conosciamo dei ragazzi italiani in ostello, in particolare Ale e Teo, che ci portano a cercare lavoro in un ristorante di lusso: "Luciano", di Marco Pierre White.
Il manager ci assume, e noi siamo contente perchè finalmente possiamo mantenerci! Da quel momento iniziano le nostre serate in discoteca, inizialmente nelle zone centrali, le più brutte, per poi entrare nei locali più chic: Paper, Amika, Mahiki (dove vanno anche i principini!), funky Buddha ecc.
Io ho sempre voglia di uscire, di divertirmi..Al lavoro prima di finire beviamo per prepararci per la serata, e io non voglio perdermene neanche una!!
Conosciamo ragazzi, stiamo fuori tutta la notte..insomma questi sei mesi volano, e in un attimo arriva luglio e la mia amica, come deciso, torna a casa..
Ovviamente per me sei mesi non sono abbastanza, e vorrei rimanere, ma da sola non me la sento, quindi il 14 luglio torno anch'io a Parma..

Parma e il desiderio di partire

Spesso mi chiedo perchè in Italia prendere su e partire per un viaggio senza niente di certo sia visto in maniera cos¡ difficile o negativa..In molti paesi la normalità è questa: finita la scuola prepari uno zaino e parti alla scoperta del mondo. Perchè non dovrebbe essere normale? Dovremmo forse nascere e morire in un paese senza mai vedere il resto del mondo se non grazie a qualche comoda vacanza?
Io ho sempre avuto il desiderio di partire, di vedere cose nuove, conoscere gente di culture diverse, imparare nuove lingue, e soprattutto ho sempre amato l'idea di riuscire a cavarmela in un posto totalmente diverso da quello in cui sono cresciuta. Sono nata e cresciuta a Parma (e in qualche paesino vicino) e non mi è mai piaciuta molto. Mi faceva sentire oppressa, mi sentivo soffocare.


La gente non è molto amichevole, è molto attenta alle apparenze e se sei un po' diverso..ti senti ancora più diverso. Io mi sono sempre sentita estranea a quel posto. Da una parte avrei voluto essere più simile agli altri ragazzi e ragazze intorno a me, ma dall'altra dentro di me sentivo che non potevo cambiare quello che ero e che, anzi, stavo andando nella direzione giusta.
Cosi dopo la scuola, dopo aver prima provato il mondo dell'università e quello del lavoro, ho deciso di partire per Londra con una mia amica. Non sapevo cosa mi aspettava, non sapevo cosa avrei fatto l¡, che lavoro avrei trovato o dove avrei vissuto, ma non mi importava. Ed è cosi che tutto è iniziato...
A proposito di Parma, vorrei dire che crescendo e viaggiando, ho imparato ad apprezzare di più alcune cose, ad accettare il modo di essere della gente e a riconoscere che non tutti sono come mi aspettavo, anzi...